Luce divina e Tenebra feconda

A settembre e ottobre, la luce si ritira e le ombre si allungano.
È il tempo di Michele, l’arcangelo che erge la spada della chiarezza nel cuore dell’uomo.
La leggenda di San Giorgio descrive la stessa esperienza dell'anima. Non una battaglia esteriore, quanto un equilibrio interiore: tra la paura e il coraggio.
Immagini archetipiche, poi divenute religiose allegorie artistiche, che ben descrivono i movimenti dell’animo vibrante con lo spettacolo della natura.

Nell’arte gotica questa lotta per l'equilibrio si fa visibile nei contrasti architettonici, quasi grafica— soprattutto nelle vetrate colorate delle cattedrali.

San Giorgio che uccide il drago Cathédrale Notre-Dame de Coutances, Manche, Bassa Normandia, Francia.


Qui il rosso e il blu si incontrano e danzano nella luce.
Il blu profondo — il colore dietro la luce — rappresenta la sfera spirituale, il mondo che accoglie e raccoglie.
Il carminio luminoso, invece, nasce davanti alla luce: è il gesto umano che avanza, la forza del cuore che agisce nel mondo.

Nella loro unione si manifesta un mistero sempre nuovo: la volontà illuminata dall’amore.
Come nella leggenda, Michele non distrugge il drago: lo tiene a bada, lo trasforma in forza vitale.
Così anche nell’anima, la lotta con l’ombra diventa calore, energia, vita.

“I colori sono azioni della luce, azioni e passioni ”
Goethe

Vetrate della cattedrale di Chartres - Notre Dame de la Belle Verrière, dettaglio.

In questo momento particolare dell’anno possiamo semplicemente passeggiare nella meraviglia dell’atmosfera di cieli tersi, sole tiepido, nuovole e foglie rosseggianti, per ritrovare la danza del blu e del rosso nei riflessi di un fiume, di un lago o delle generose pozzanghere.

  • Cosa cerca di opprimermi e legarmi ad antichi timori, vizi o debolezze?

  • Come posso volgere lo sguardo alla luce e al futuro che mi viene incontro?

  • Come trovare e donare il calore del tatto e sciogliere fredde rigidità?

  • Volgo lo sguardo alla certezza semplice, luminosa, silenziosa e presente della dolcezza del sentire per accoglierla nel cuore e porla in opera viva.

Chartres Cathédrale - 1145–1155

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Carminio: timore e meraviglia